Un volume che parte dalle dimensioni locali e dalla cerchia familiare di potenti e stranoti protagonisti. Affronta i Farnese, un grande tema della storiografia sul Cinquecento, e li studia nel loro duplice rapporto con l’Italia delle città e con le grandi famiglie tardo-rinascimetali, in particolare i Medici. 

L’autrice ricorre a un angolo prospettico peculiare: quello offerto dalla biografia di una donna di solito vista come mera tapezzeria, come un’appendice: figlia di un cardinale, forse amante di un altro, moglie di personaggi di medio rilievo. I documenti su questa donna finora ingiustamente relegata ai margini della nostra immagine del Cinquecento, finiscono invece per dirci molto: sul secolo, sulla società, sulla sua cultura, sulla sua politica e soprattutto sui rapporti fra uomini e donne.
Questa ricerca, rivelatasi  avvincente e coinvolgente, ha permesso di far rivivere la storia di una donna che ha amato con tutta se stessa la sua famiglia di origine e quella acquisita nel primo matrimonio, cercando continuamente di controbilanciare le rivalità che per anni videro contrapposti padre e marito. Una donna che visse sulla sua pelle la violenza fisica per mano del secondo marito, geloso ed esaltato dalle continue insinuazioni di corte scaturite dalla bellezza di lei. Clelia, una donna che scelse di seguire anche il cuore condividendo in segretezza la sua sepoltura con il più potente, ammirato, odiato e amato cardinale della Roma papale dell’epoca: suo padre Alessandro Farnese.

 

Patrizia Rosini vive e lavora a Roma. Molti suoi studi sul Rinascimento, effettuati attraverso la ricerca diretta ed il ritrovamento di documenti inediti conservati nei vari Archivi Storici Italiani pubblici e privati di Roma, Parma, Firenze, Viterbo, sono pubblicati nel sito www.nuovorinascimento.org

 

 

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