Ermino Cimmino
nasce a Rieti il 10 novembre 1958 e qui vive e lavora. Diplomatosi presso il Liceo Scientifico Carlo Jucci di Rieti nel 1977, ha conseguito nel 1983 la laurea in Economia presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma.
Ex bancario, ha esordito in arte molto giovane quando nel 1980 allestì la sua prima personale di pittura presso il circolo Dopolavoristico delle Poste e Telegrafi di Rieti riscuotendo sin dall’inizio successo di critica e di pubblico confermato successivamente in moltissime mostre collettive, personali e manifestazioni d’arte a cui ha partecipato fino ad oggi. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e collezioni private in Italia e all’estero.
Dal 2024 inizia a scrivere poesie subito dopo la perdita dell’amata Claudia, sua moglie, ispiratrice e compagna di una vita, Poeta Federiciano dall’agosto 24, alcune sue poesie sono presenti nell’Enciclopedia dei Poeti Contemporanei 2025 edita da Aletti Editore e nella raccolta antologica “il federiciano 2025” edita da Aletti Editore. Altre sue poesie saranno pubblicate nel corso del 2025.
Qualche sua riflessione
Qualche tempo fa un’amica mi chiese se io fossi un artista. Forse sì forse no. Il mio pensiero al riguardo è che solo quando l’anima vola alto, si esprime e si manifesta, prende colore, forma e parola e atterra sulla tela, sulla materia o sul foglio bianco e da qui esce per fondersi con l’anima di chi osserva e ascolta e lo lascia non indifferente o addirittura lo affascina, allora l’anima ha prodotto un’Opera d’Arte. Secondo me l’artista è chi riesce in questo. Io non so se ci riesco sempre o con tutti. Dipende anche dall’incontro con l’anima altrui.Cosa può mettere un artista in una sua opera? Nel caso della pittura pochissimi elementi materiali: la tela, i pennelli, i colori e alla fine una bella cornice che in certi casi neanche serve. Il tutto spesso di buona qualità. Ma anche questo non è così importante. Nel caso della poesia ci vuole il vissuto e il cuore. E poi? E poi c’è tutto il resto. Alcune cose sono solo utili. Talvolta queste possono anche mancare del tutto e non se ne sente la mancanza. Altre cose sono assolutamente indispensabili. Se mancano tutto il resto risulta inutile. Lascio intuire a chi legge di cosa parlo.
Credo che abbastanza facile sia farsi affascinare dai colori, dalla precisione dei segni e delle prospettive, dalla rappresentazione dei soggetti e dalla buona tecnica, dalle parole colte, dagli effetti a sorpresa e dalle rime ineccepibili. Più difficile è rilassarsi, aprire la mente, dare spazio alle emozioni e consentire alle parole e alle immagini di entrarci dentro, interrogarsi sul loro significato, cercare di capirne il vero senso e magari scoprire qualcosa di nuovo del mondo e di noi stessi.
In pittura come in poesia a me piace molto la sintesi, il tratto immediato e privo di troppe sfumature, l’emozione impressa da chi crea, gli spazi lasciati aperti all’immaginazione e alla meditazione di chi osserva e legge affinché non tutto sia risolto al primo incontro .
Hanno detto di lui
Filippo Mazzetti, studioso e critico d’arte
.“Con una sensibile e accorta disponibilità ad accogliere voci e suggerimenti del linguaggio moderatamente moderno più valido, Erminio Cimmino è portato dal suo ricco istinto ad operare nell’ambito delle ricerche tonali, di un colore cioè che resta la componente più risolutiva del suo operare pittorico e che troviamo in tutte le sue opere, dove l’elemento cromatico si fa più prevalente e decisivo e diviene il vero protagonista. La parte emotiva che preme su tutti i dipinti di Erminio Cimmino è segno di una tensione che il pittore si impegna ad esprimere.” [….] “Cimmino opera con fantasia ed impegno, ingegnandosi a superare le difficoltà tecniche ed arrivando infine ad una dimensione propria. La materia è trattata con notevole senso delle dissonanze e consonanze cromatiche, seguendo una tecnica che punta sulle trasparenze e si articola su toni un poco flou. Egli possiede la naturale disposizione di chi si sente portato verso le scene drammatiche ed è anche capace di sciogliersi in pacate narrazioni a sfondo naturalistico. .La sua formazione culturale si è plasmata sullo studio metodico dei grandi del passato da cui ha tratto ricchezza di stimoli che si rivelano sempre nella solidità dell’impianto strutturalmente robusto, nella capacità di sintesi in grado di creare un’atmosfera, nel superamento delle insidie del mestiere. Moderno nel taglio, originale nella ricerca di nuovi valori cromatici, l’artista inscrive nelle sue opere una carica emozionale di intensità nuova che parla della sua ricerca condotta con chiarezza e pulizia di forme. Il colore è per lui il mezzo per rinnovare il dialogo con la natura, per ritrovarsi a comunicare con essa. [….]”.
"Ebrezze di colore ed ampi orizzonti alle sue scene caratterizzano i quadri del reatino Erminio Cimmino […] Strade, case di periferia, corsi, fabbriche, fiumi, boschi, mare, più che impressioni sono emozioni. Cimmino ha decisamente identificato il proprio mondo figurativo e lo espone nella costruttiva fermezza dell’impianto plastico nutrito da un vigoroso cromatismo ove il rosso, l’azzurro, il giallo, le ocra battono un loro ritmo gagliardo […]. La semplicità delle linee di certi scorci non ci debbono assolutamente apparire come reminiscenze di particolari preparazioni scolastiche. Si collocano contestualmente in un gioco di ombre reali a volte tristi quando immalinconiscono un aspetto ambientale. Ma quando il fuoco della gioventù prorompe e i paesaggi s’incendiano del rosso e del giallo del sole, quando il mare ne riflette l’esaltante bellezza, allora è poesia autentica, inno alla vita sublimato da una gamma di colori che ne fanno vivamente penetrare l’essenza. I suoi quadri sono infatti nati dal colore. […] Egli dipinge ciò che sente in una commossa partecipazione alla vita e sulla tela vibra l’intensità del suo slancio. Questa pittura perciò diventa autobiografia, racconto che porta con sé esaltazioni e malinconia, sogno e dialogo. Per noi occasione e messaggio per un recupero di quell’amore perduto per la bellezza di contemplare la terra.”
[…] Nelle sue tele è una natura ricca di mutazioni infinite che Erminio Cimmino sa cogliere nella maniera migliore. Un attimo ove l’interpretazione della luce adotta in colore e , gioca un ruolo fondamentale poiché è proprio con il colore che Cimmino gradua e accorda i volumi, i piani, la prospettiva. In tal modo il giovane artista affida al quadro un messaggio lirico che vuol essere un colloquio destinato a durare nel tempo […]
Anna Maria Marino, poetessa e recensore opere d’arte sul web
"Lasciami immergere l'anima nei colori .... " Gibran. Ripercorrere, sia pur a grandi linee, l'operato artistico di ERMINIO CIMMINO (dagli esordi ad oggi) significa compiere un viaggio nella sua storia personale e scoprire un mondo fantastico! Tra colori che "suggeriscono" e concretizzano forme, ed un pensiero iniziale che non è "ramingo", ma sa istintivamente dove collocarsi su tela, le sue opere prendono vita, motivate dal suo "intimo sentire!" Il suo esordio artistico risale a settembre 1980. Mostra personale di pittura presso il circolo del dopolavoro presso poste di Rieti, sua città. Discreto successo di pubblico e critica. Studente universitario alla ricerca di valide motivazioni, atte a dare un valido input al suo "discorso artistico" che pone al centro dell'attenzione la campagna reatina. I suoi primi lavori sono rispondenti alla maturità del momento e caratterizzati da "semplicità espositiva" (che perdurerà nei lavori futuri) e cromia forte, grezza e densa. Spesso però la vita ti pone davanti a delle priorità e un autore, sia pur innamorato dell'Arte, non può ignorarle! Una pausa di oltre 30 anni! E dopo, la rinascita! La fedeltà alle radici, il "richiamo artistico" e la speranza che mai vacilla, favoriscono la ripresa di un discorso interrotto bruscamente e con rinnovato fulgore! Rimane "il suo luogo" l'elemento principale ma con sostanziali cambiamenti. Uno fra tutti quello di "base". Non più tela bianca bensì nera. "Ora parto dal buio e la luce viene da sé! In fondo il colore dell'universo, da cui tutto è nato e in cui tutto finirà, non è forse nero?" Voglia di recuperare il tempo perduto. L'impulsività giovanile cede il passo alla consapevolezza, frutto di una maturata crescita umana e spirituale! Le sue opere non intendono rispondere al "tecnicamente ben fatto" bensì cercano di avvicinarsi, il più possibile, ad un "artisticamente riuscito!". L'immagine dell'albero si identifica con questa rinascita. Radici profonde e perseveranza negli intenti! Il suo processo evolutivo è ancora in corso, ancora tanto da raccontare! Complici i suoi colori (soprattutto il blu reale) e lo "stupore iniziale" rimasto pressoché intatto! Il "sentire fluttuante" di un autore che rivendica la sua libertà artistica, senza la benché minima intenzione di aderire alle "tendenze" del momento! Importante per lui solo un rapporto costruttivo e spontaneo con il fruitore. Per cui le opere sono un invito ad entrare nel suo mondo "immaginato" con quel pizzico di "indefinito" che affascina! Col passare degli anni la "voce interna" è maturata, più densa di lirismo! L'Arte, la vita stessa è colore! Per cui "innanzitutto l'emozione! Soltanto dopo la comprensione!" (GAUGUIN). La campagna reatina ora "si riveste di nuovi colori". Forti, impregnanti, che danzano su tela con leggerezza espositiva. La mano dell'autore ora sa modulare con più decisione i "volteggi" del pennello. La tela, il punto d'incontro! Poesia "muta" che nasce spontanea! L'amore iniziale, come un refolo di vento, attraversa la campagna, tra alberi più o meno rigogliosi, tra case rurali che racchiudono segreti, e il maestoso Terminillo! "Tu chiamale se vuoi, emozioni". Dolce ed anch'essa "artistica" frase di un indimenticato interprete! Battisti. Figlio anche lui della campagna reatina!
Onorina Bertoli
Erminio Cimmino in varie circostanze pittoriche ci pone di fronte ad opere di squisita realizzazione artistica. Non c'è che l'imbarazzo della scelta davanti alle sue variegate espressioni ricche di sensibilità nei confronti dell'ambiente in cui vive e al quale è legato da un sentimento profondo
Ogni sua opera d'arte esplicita il suo amore per la natura in tutte le sue manifestazioni stagionali che riprende con incisività e delicatezza artistica anche nelle nature morte.
Sono salienti nelle sue opere la forza cromatica e il movimento continuo nella visione composita e poetica della campagna reatina dove l'autore avverte il frinire delle cicale e ancora nell'estensione modulata della pianura; oppure attraverso le profumate ed ombrose pinete che conducono al mare di tutti. La le barche spiegano al vento le loro biancheggianti vele che lasciano intravedere anche momenti diversi in rapporto con la natura e i sentimenti. Ma Erminio ha inoltre a disposizione ricordi lontani da trasferire sulla tela che fantasticamente inventa paesi, piccoli borghi antichi e semplici periferie trasformate e rivisitate in opere artistiche che toccano il cuore del fruitore. E chi ha avuto modo di entrare in contatto con le sue meravigliose realtà locali è sicuramente in grado di apprezzare sempre più l'intento del messaggio semplicemente originale del pittore.
Per comprendere l'atmosfera artistica di Erminio Cimmino, è necessario calarsi nel suo mondo di provenienza che è la città di origine. Rieti si trova nel Lazio in un ripiano percorso dal fiume Velino che è compreso tra i monti Sabini e i contrafforti del Terminillo. Prima della conquista romana il fiume, con le sue frequenti piene, impaludava tutta la conca nel lago reatino ma poi con gli interventi del" taglio " si ottenne di far precipitare le acque del Velino nel sottostante Nera e dare così origine alla famosa cascata delle Marmore.
Ma il rapido prosciugamento di tutti i dintorni del colle su cui sorgeva da tempo l'antico centro di Reate permette anche oggi la vista di una campagna affascinante.
Gli stagni di Fogliano, lago lungo e Ripa Sottile sono i residui del lago di un tempo.
L'artista ha più volte dimostrato il suo legame affettivo verso questa terra sempre presente e vicina alla sensibilità della sua percezione emotiva. La serie "Appunti dal monte Terminillo" è un ulteriore esempio pittorico che ci invita ad approfondire insieme la bellezza di un territorio ricco di varietà estetiche espresse mediante una visione creativa che solo una personalità artistica del luogo può rappresentare.
Lo stile inconfondibile dell'autore reatino […] descrive l'attimo fuggente della sua emozione partecipativa attraverso quelle modalità di composizione che lo contraddistinguono per l'uso dei colori brillanti e attraverso una tecnica esecutiva che gli consente di essere semplice ma anche molto elegante e altrettanto piacevole. […] -
Prof.ssa.Ileana Tozzi, sctittrice di testi storici e artistici, specializzata in metodologia della ricerca storica, direttice di musei e curatrice eventi d’arte
[…]La piana reatina, le colline che la incorniciano, la cresta delle montagne che ne delineano l’orizzonte sono oggetto di un’osservazione quotidiana eppure acuta, condotta con affetto sincero e costante quasi a voler cogliere il segreto intimo, insito nelle forme e nei colori cangianti che rivelano il trascorrere del tempo, l’alternarsi delle stagioni.
Il paesaggio naturale è privilegiato dall’artista che sviluppa e traccia con segno sicuro i contorni di volumi ordinati a cui il colore denso e compatto, raramente cangiante, steso a pennellate larghe e compatte, conferisce il giusto spessore.
La tavolozza privilegiata da Cimmino è composta da colori saturi, vivi e pieni, che virano dal viola all’azzurro fino alla gamma variegata dei gialli e dei verdi nelle tonalità più adatte a suggerire il momento colto felicemente, lo stato d’animo sempre in sintonia con il paesaggio.
La natura appare incontaminata anche quando nei filari degli alberi dopo la potatura, nelle messi dorate pronte per la falciatura è evidente la traccia dell’attività del contadino che da millenni coltiva questa terra, ancora capace di rigenerarsi o, forse, trattata ancora con rispetto da chi è consapevole di trarne sostentamento solo a condizione di mantenere con essa il giusto equilibrio.
Manca invece la presenza tangibile, esplicita delle persone come se l’ora prescelta per mettere su il cavalletto ed intraprendere la preparazione della tela fosse un’alba sospesa, un meriggio o una sera perennemente in attesa che qualcuno attraversi la strada, s’inerpichi su una scala per tagliare i rami degli alberi dei filari di un viale o ne raccolga i frutti, che guidi un trattore a cui è legato l’erpice capace di frantumare le zolle dei campi o di spianare il terreno perché custodisca geloso i semi appena deposti.
Neanche la montagna innevata d’inverno non attira sciatori, pura e incontaminata nella sua naturale e soda bellezza, né attira turisti in cerca di fresco durante i lunghi mesi dell’estate.
Le tante repliche del Terminillo, fonte costante d’ispirazione nella infinita variazione di luce e di colori, trovano un esplicito, illustre antecedente nella celeberrima serie delle tele che agli inizi del Novecento volle dedicare alla Sainte-Victoire, la montagna della Provenza che Paul Cézanne dipinse infinite volte, scomposta e ricomposta alla ricerca di una chiave interpretativa originale, che fu preludio al cubismo.
Ad oltre un secolo di distanza, la lezione del maestro è ancora valida, assimilata e ben recepita, fatta propria da Erminio Cimmini che volentieri rivela il legame autentico con lo scenario della sua esistenza, con il quale ha intrecciato nel tempo un dialogo sincero di cui ora, con la sua pittura, mette a parte gli amici e gli estimatori.
Accanto al paesaggio naturale, di cui sono protagonisti i campi coltivati, i lunghi viali frondosi, la piana ed il monte, assolve ad un suo ruolo ben definito il paesaggio modellato dalla presenza/assenza dell’uomo, fatto di tetti rossi, case e muraglie, in un rapporto felice ed equilibrato con l’ambiente.
Se il nostro mondo fosse davvero così come l’artista lo rappresenta, non ci sarebbe inquinamento né contaminazione alcuna nel rapporto nature/nurture che insidia la nostra epoca.
Ce lo rivelano le immagini di Greccio, il borgo medievale annidato sul fianco del monte a settecento metri d’altitudine, ce lo conferma la veduta di Rieti così come appare dal Borgo, il nastro azzurro e verde del Velino, gli alberi sulla sponda dell’argine, la chiesa di San Francesco tanto cara a chiunque abbia attraversato il ponte in una sera di giugno per accendere una candela davanti alla statua di Sant’Antonio nell’attesa della processione dei ceri destinata a concludersi in un tripudio di fuochi d’artificio […].
Ileana Tozzi
[…] Padrone sicuro delle tecniche, apprese negli anni di Liceo e perfezionate da autodidatta, Cimmino privilegia la pittura di paesaggio e le composizioni floreali, realizzate con tratto sicuro e larghe campiture di colore denso e compatto.
C’è molto studio, molta passione nella scelta, compiuta senza incertezze né ripensamenti rivelando la ricchezza di un mondo interiore che si riverbera in una sistematica osservazione della natura che appare ancora incontaminata, netta come il profilo delle colline, i fiori in un vaso, i filari degli alberi che fiancheggiano la strada, le case dai tetti rossi, le cupole delle chiese che vegliano sulla città.
Il rapporto convenzionale tra natura naturans e natura naturata che ha arrovellato la mente di tante generazioni di filosofi è risolto brillantemente, in questa costante rappresentazione ordinata in cui non c’è traccia della mano che dispone papaveri ed iris in un vaso di vetro azzurro, primule e pervinche in un coccio di terracotta, l’erpice ha già predisposto i campi per la semina futura, il potatore è sceso dal cestello dopo aver ridotto i rami degli alberi alla giusta misura.
Eppure, l’impronta umana è presente ed è indelebile, in consonanza con l’autore che scandaglia introspettivamente questo mondo che gli appartiene, con il quale è in sintonia: la montagna imbiancata, la piana reatina, i viali, gli scorci di paesaggio urbano definiti con sicurezza sotto un cielo sempre luminoso, anche quando le nuvole lo attraversano portate dal vento […].
Prof.ssa Angela Troilo-storica dell’arte, specializzata in arte contemporanea, gestione dei musei e curatrice eventi d’arte
Nato a Rierti dove vive e lavora, Cimmino è un paesaggista con prorompente forza cromatica. Fortemente legato alla natura cerca di trasmettere con ampie campiture di colore i suoi pensieri e le sue emozioni. In base alle caratteristiche delle sue opere, è possibile annoverarlo tra i “Postimpressionisti Moderni” in cui predomina la libertà di colore e la visione soggettiva dell’artista, Non più una “finestra sul modo ma una finestra nella mente e nell’anima dell’artista”. I suoi paesaggi rappresentano ampi spazi in cui si perde l’immaginazione dello spettatore.
Principali mostre personali e collettive e partecipazione a manifestazioni d’arte
- 12-20 settembre 1980 – Personale di pittura presso il Circolo Dopolavoristico delle Poste e Telegrafi Di Rieti
- 13-29 giugno 1981 – Prima Rassegna Nazionale d’Arte Giugno Reatino (premiato)
- 3-13 luglio 1981 – Mostra Collettiva Pittori Reatini – Festa dell’Unità RIETI
- 2 agosto 1981 – Prima Estemporanea di Pittura Piediluco – Terni
- 14-23 agosto 1981 – Seconda Estemporanea di Pittura Ferragosto Torrese – Torri in Sabina - Rieti (primo premio – l’opera premiata si trova presso il comune di Torri in Sabina)
- 9-18 settembre 1981 – Mostra personale presso le Terme Antiche Fonti Cottorella di Rieti (2 opere presso Ente Provinciale per il Turismo di Rieti e dell’Azienda Autonoma per il Turismo di Rieti )
- 14 settembre 1981 – Estemporanea di pittura Contigliano – RIETI
- 16-27 Settembre 1981 – Rassegna D’Arte Contemporanea dei Pittori Reatini – Organizzata dall’AIDO (segnalato)
- 9 agosto – 6 settembre 1981 –Mostra Collettiva dell’Artigianato e Pittura – Castello di Roccasinibalda Rieti – (primo premio)
- 14-24 giugno 1982 – Concorso Nazionale di Pittura Giugno Antoniano Reatino -Rieti - (premiato)
- 22 luglio – 22 agosto 1982 – Personale di pittura presso il Circolo Dopolavoristico delle Poste e Telegrafi Di Rieti
- 8 agosto 1982 – Prima Estemporanea di Pittura Poggio Fidoni (terzo premio)
- 22 agosto 1982 – Estemporanea di Pittura Colli sul Velino (premiato)
- 3 Ottobre 1982 – Mostra collettiva ed estemporanea di pittura Toffia – Festa dell’ Uva (premiato)
- 6-13 giugno 1982 – Santa Rufina Rieti – mostra collettiva a tema “la montagna” organizzata da Associazione Nazionale Alpini – Gruppo Santa Rufina (premiato)
- 24-28 luglio 1982 – Mostra collettiva di pittura presso Antiche Fonti Cottorella -Artisti: Cimmino -Pozzoli-Zingaretti-Caressa–Caroselli
- 19 settembre 1982 – Mostra collettiva di pittura SS Maria Addolorata – Quartiere S.Nicola Rieti (premiato)
- 28-30 gennaio 1983 – Salone d’inverno Hotel 4 stagioni Rieti – Mostra collettiva pittori reatini – Organizzazione AIDO e Comune di Rieti - Assessorato alla Cultura
- 12-27 marzo 1983 – Teatro Flavio Vespasiano Rieti - mostra collettiva di pittura (43 partecipanti)- LA RIETI E I PERSONAGGI DEL MONDO LIRICO E TATRALE DI PIER LUIGI MARIANI - celebrazioni del 30° anniversario della morte del poeta e commediografo reatino Pier Luigi Mariani – Patrocinio del Comune di Rieti – Assessorato alla cultura e allo spettacolo
- 5 Giugno 1983 – Mostra Collettiva Pittura – Comitato Festeggiamenti Villa Reatina . RI
- 10-12 giugno 1983 – estemporanea di pittura – Giugno Antoniano 1983 – IL CENTRO STORICO DELLA CITTA’ DI RIETI
- 30-31 Luglio 1983 – Estemporanea di pittura – POGGIO FIDONI IL SUO AMBIENTE E I SUOI DINTORNI – Poggio Fidoni (RI)
- 27 Agosto 1983 – Estemporanea Pittura – ASPETTI E IMMAGINI DEL CINQUANTENARIO DEL TERMINILLO – A cura associazione operatori del Terminillo
- 8-16 dicembre 1984 – 13^ mostra concorso d’arte dell’Artiglieria Contraerei dell’Esercito Italiano – Villa Contarini – Piazzola del Brenta – Padova - (2° segnalato)
- 21-28 Novembre 2021 – VI Esposizione Arti Visive 2021 – Castello Orsini di Fiano Romano –Mostra Collettiva a cura Associazione Culturale Giare di Morlupo con il patrocinio del Comune di Fiano Romano
- Marzo 2022 – Portale Pittura&Dintorni – vincitore “Tela del mese” Marzo 2022
- 7 Maggio 2022 – 7 Luglio 2022 - Rassegna United in Art – Quando l’arte raggiunge l’anima – Mostra collettiva - Galleria Arteincontro di Fabrizio Serafini – Montesilvano (PE) - A cura associazione culturale “Arteinvita” in collaborazione con Fabrizio Serafini e Monica Abbondanzia – Presentazione della mostra a cura del Critico d’Arte Giorgio Gregorio Grasso
- Da maggio 2022 in mostra permanete nello spazio espositivo della galleria virtuale del portale web– Pittura&Dintorni (www.pitturaedintorni.it) – Galleria Artisti Contemporanei - SALA 05
- 18 – 26 giugno 2022 - XIV EDIZIONE BIENNALE D’ARTE ROMA 2022 – Prima Mostra Di Selezione Città Di Lanciano - Polo Museale Santo Spirito – Lanciano (CH)
- 20-27 novembre 2022 VII Esposizione Arti Visive 2022 – Castello Orsini di Fiano Romano –Mostra Collettiva a cura Associazione Culturale Giare di Morlupo con il patrocinio del Comune di Fiano Romano (Segnalato)
- 22/12/2022 – 02/01/2023 Collettiva d’Arte Moderna e Contempranea – Bevagna (PG)-Auditorium Santa Maria Laurentia . Presentazione a cura Prof.ssa Mattea Micello Storico e Critico d’Arte- Coordinatore Artistico Giuliana Baldoni –
- Marzo 2023 - membro della giuria Premio alla Carriera 2023 Virtuale – Galleria venere
- 14/04/2023 – 07/05/2023 - Mostra Collettiva “FLOWERS” . Castelnuovo di Porto (Rm) . con il patrocinio del Comune di Castelnuovo di Porto – Coordinatore Artistico Laura Nori
- 26/4/2023 – 06/05/2023 – Mostra personale presso la Sala Mostre del Comune di Rieti – Piazza Vittorio Emanuele II – Rieti
- 20-28 Maggio 2023 – Mostra collettiva “Premio Frentania in Arte“ – Polo Museale Santo Spirito - Lanciano (CH) - a cura del Comitato Artistico Lancianese e Casa Editrice Nuova Guttemberg – con il Patrocinio del Comune di Lanciano
- 12-26 Giugno 2023 - Mostra Collettiva – LUCI E OMBRE PER IL NOSTRO FUTURO – III EDIZIONE – MONOCROMIE – Rieti - Chiostro chiesa di S. Agostino - Organizzazione Pia Unione S. Antonio da Padova
- 15-23 Luglio 2023 - 100 ARTISTI A PALAZZO FANI – IV EDIZIONE.- Mostra collettiva d’arte a cura di ACTAS Associazione Culturale Turismo Arte Spettacolo di Tuscania – Palazzo Fani . Tuscania (VT)
- 19-26 novembre 2023 - VIII Esposizione Arti Visive 2023 – Castello Orsini di Fiano Romano –Mostra Collettiva a cura Associazione Culturale Giare di Morlupo con il patrocinio del Comune di Fiano Romano – Vincitore premio speciale alla memoria del Maestro Umberto Crispino:
- 8-10 Dicembre 2023 – Mostra personale di pittura - Castelnuovo di Porto (Rm)
- 25 maggio – 9 giugno 2024 - 100 ARTISTI A PALAZZO FANI – V EDIZIONE.- Mostra collettiva d’arte a cura di ACTAS Associazione Culturale Turismo Arte Spettacolo di Tuscania – Palazzo Fani . Tuscania (VT)
- 12-30 Giugno 2024 - Mostra Collettiva – LUCI E OMBRE PER IL NOSTRO FUTURO – IV EDIZIONE – Acqua linfa di vita – Rieti - Chiostro chiesa di S. Agostino - Organizzazione Pia Unione S. Antonio da Padova
- 10-25 Agosto 2024 – Mostra d’arte Contemporanea Internazionale – Leonessa (RI) – Chiostro di S.Francesco – Museo Mauro Zelli – evento a cura di Aion Arte e Cultura – direttore Artistico Massimo Bigioni - Critico d’Arte Emidio di Carlo
- 4 Agosto 2024 presidente della giuria per la premiazione degli artisti partecipanti all’estemporanea di pittura “Coloriamo la Riserva” – Riserva naturale Laghi Lungo e Ripasottile (RI) - Patrocinio della Regione Lazio
- 24 Novembre al 1 Dicembre 2024 – IX Esposizione Arti Visive 2024 – Castello Orsini di Fiano Romano –Mostra Collettiva a cura Associazione Culturale Giare di Morlupo con il patrocinio del Comune di Fiano Romano –
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