Breve Profilo
Erminio Cimmino nasce a Rieti il 10 Novembre 1958 e qui vive e lavora.
Diplomatosi presso il Liceo Scientifico Carlo Jucci di Rieti nel 1977 ha poi conseguito nel 1983 la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma.
Di professione Bancario, ha esordito in arte molto giovane, da autodidatta, quando nel 1980 allestì la sua prima personale di pittura presso il circolo Dopolavoristico delle Poste e Telegrafi di Rieti riscuotendo sin dall’inizio un discreto successo di critica e di pubblico.
Alcune mie riflessioni
Qualche tempo fa un’amica mi chiese se io fossi un artista. Bella domanda!!! Ho dovuto rifletterci e poi le ho risposto: “Artista dici? Forse sì forse no. Il mio pensiero al riguardo è che solo quando l’anima vola alto, si esprime e si manifesta, prende colore e forma e atterra sulla tela o sulla materia e da qui esce per fondersi con l’anima di chi osserva e lo lascia non indifferente o addirittura lo affascina … allora l’anima ha prodotto un’Opera d’Arte. Secondo me l’artista è chi riesce in questo. Io non so se ci riesco sempre o con tutti. Dipende anche dall’anima di chi osserva”.
In pittura a me piace molto la sintesi, il tratto immediato e privo di troppe sfumature, l’emozione impressa da chi crea, gli spazi lasciati aperti all’immaginazione e alla meditazione di chi osserva affinché non tutto sia risolto al primo sguardo. Lo stile “alla prima”, dove tutto deve avvenire in poco tempo.
Credo che abbastanza facile sia farsi affascinare dai colori, dalla precisione dei segni e delle prospettive, dalla rappresentazione dei soggetti e dalla buona tecnica. Più difficile è rilassarsi, aprire la mente, dare spazio alle emozioni e consentire alle immagini di entrarci dentro, interrogarci sul loro significato, cercare di capirne il vero senso e magari scoprire qualcosa di nuovo del mondo e di noi stessi.
Hanno detto di me
Filippo Mazzetti, studioso e critico d’arte
Con una sensibile e accorta disponibilità ad accogliere voci e suggerimenti del linguaggio moderatamente moderno più valido, Erminio Cimmino è portato dal suo ricco istinto di autodidatta ad operare nell’ambito delle ricerche tonali, di un colore cioè che resta la componente più risolutiva del suo operare pittorico e che troviamo in tutte le sue opere, dove l’elemento cromatico si fa più prevalente e decisivo e diviene il vero protagonista. La parte emotiva che preme su tutti i dipinti di Erminio Cimmino è segno di una tensione che il pittore si impegna ad esprimere.” [….] La materia è trattata con notevole senso delle dissonanze e consonanze cromatiche, seguendo una tecnica che punta sulle trasparenze e si articola su toni un poco flou . Egli possiede la naturale disposizione di chi si sente portato verso le scene drammatiche ed è anche capace di sciogliersi in pacate narrazioni a sfondo naturalistico.La sua formazione culturale si è plasmata sullo studio metodico dei grandi del passato da cui ha tratto ricchezza di stimoli che si rivelano sempre nella solidità dell’impianto strutturalmente robusto, nella capacità di sintesi in grado di creare un’atmosfera, nel superamento delle insidie del mestiere. Moderno nel taglio, originale nella ricerca di nuovi valori cromatici, l’artista inscrive nelle sue opere una carica emozionale di intensità nuova che parla della sua ricerca condotta con chiarezza e pulizia di forme. Il colore è per lui il mezzo per rinnovare il dialogo con la natura, per ritrovarsi a comunicare con essa. [….]. Egli dipinge ciò che sente in una commossa partecipazione alla vita e sulla tela vibra l’intensità del suo slancio. Questa pittura perciò diventa autobiografia, racconto che porta con sé esaltazioni e malinconia, sogno e dialogo. Per noi occasione e messaggio per un recupero di quell’amore perduto per la bellezza di contemplare la terra.”