Verifica 13 Autoritratto con Nini. A Melina e Valentina, 1972
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Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano
Dal 10 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 Palazzo Reale a Milano presenta Ugo Mulas. L’operazione fotografica, una delle più ampie e dettagliate retrospettive dedicate a uno dei suoi autori più importanti, curata da Denis Curti e Alberto Salvadori, propone un taglio inedito che trova il suo principale nucleo narrativo nella città di Milano, colta nelle sue molteplici sfaccettature.
Oltre 250 immagini, di cui molte mai esposte prima d’ora, preziosi scatti vintage, documenti, libri e filmati, ripercorrono l’intera produzione di Ugo Mulas: dal teatro alla moda, dai ritratti di artisti internazionali, protagonisti della Pop art americana, a intellettuali, architetti, e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo – quali Dino Buzzati, Giorgio De Chirico, Marcel Duchamp, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Arthur Miller, Eugenio Montale, Louise Nevelson, Gio Ponti, Salvatore Quasimodo, Giorgio Strehler, Andy Warhol e molti altri – dalle città fino al nudo e ai gioielli. Una mostra Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale e Marsilio Arte. A cura di Denis Curti e Alberto Salvadori. In contemporanea prende luogo l’iniziativa diffusa "Ugo Mulas in città", concepita per raccontare e celebrare le istituzioni e i luoghi particolarmente significativi per la produzione e il lavoro di Ugo Mulas, evidenziando l’intimo rapporto tra il fotografo e Milano. Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio, Museo del Novecento, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, Museo Poldi Pezzoli e Fondazione Marconi, esporranno, sempre a partire dal 10 ottobre, alcune opere di Ugo Mulas, intimamente connesse alla loro sede e alla loro storia. Basti pensare al ritratto di Joan Mirò scattato accanto al celebre Ritratto di giovane donna del Pollaiolo, in una sala del Poldi Pezzoli nel 1963; ai ritratti di artisti le cui opere sono oggi conservate al Museo del Novecento; alle fotografie della città e dei suoi quartieri; alla profonda amicizia tra Ugo Mulas e Giorgio Marconi. Grazie a questa sinergia, sarà possibile addentrarsi all’interno di un grande racconto polifonico, che intesse indissolubilmente il percorso biografico e artistico di Mulas con il contesto storico e culturale di Milano, invitando lo spettatore a proseguire la visita della mostra al di fuori delle mura di Palazzo Reale.