Fotografia, Ritratto
Horst P. Horst e George Hoyningen-Huene
1937, Photo ©Roger Schall
Dal 21 gennaio al 18 maggio 2025 arriva a Palazzo Reale una prima assoluta in Italia, oltre 100 scatti iconici con stampe al platino che raccontano l’importanza che George Hoyningen-Huene ha avuto nella fotografia. Influenzato dall’arte classica e dal Surrealismo, è parte della cerchia ristretta di Man Ray, frequenta artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso e Jean Cocteau e collabora con Vogue e Harper’s Bazaar. I suoi scatti testimoniano il vivace contesto culturale dell’epoca, dai Ballets Russes di Diaghilev, a quelli dei ballerini Serge Lifar e Olga Spessivtzeva con i costumi disegnati da De Chirico. Una mostra Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale e CMS.Cultura. A cura di Susanna Brown.
a mostra prende avvio da una prima sala introduttiva, che presenta fotografie con annotazioni a mano e dati per catalogazioni. Segue la sezione Parigi e la performance, con foto che testimoniano il vivace contesto culturale dell’epoca, tra cui quelle scattate ai Ballets Russes di Diaghilev, a Serge Lifar e Olga Spessivtzeva che danzano con i costumi disegnati da Giorgio De Chirico, o a Josephine Baker e Jean Barry che ballano al ritmo del jazz. Costumi raccoglie una serie di foto che raccontano la moda del tempo, come Divers, che immortala i fotografi Horst P. Horst e Lee Miller di spalle in uno dei più iconici scatti di moda nel XX secolo, scelto da Anna Wintour tra i suoi cinque preferiti della lunga storia di Vogue. Una piccola sezione è dedicata ai Viaggi che Hoyningen-Huene realizzò tra Tunisia, Algeria, Egitto e Grecia, in cui realizzò le fotografie poi confluite in cinque libri: African Mirage, the Record of a Journey; Hellas (1943); Egitto (1943); Patrimonio messicano (1946); e Baalbek/Palmyra (1946).
Corpi avvolti da drappeggi e scolpiti dalla luce in pose quasi scultoree sono al centro de L’ispirazione classica, sezione che testimonia la fascinazione del fotografo per la bellezza ideale e le proporzioni perfette dell’arte classica, che ripropone in scatti dove il gioco di chiaroscuri contribuisce alla creazione di un’atmosfera senza tempo. Star e Modelle raccoglie le opere che hanno consacrato l’autore tra i più importanti professionisti del suo tempo, quelle dedicate alle sue muse più celebri, come Agneta Fischer e Lee Miller, poi divenuta anche lei fotografa.
Hoyningen-Huene guardò al Surrealismo tanto da trasportarne alcuni elementi nel suo lavoro, come le composizioni insolite, la manipolazione della realtà e le atmosfere sospese e oniriche, rendendo dei semplici ritratti di moda delle autentiche opere d'arte visiva. Un’integrazione raccontata nella sezione Surrealismo tra Schiaparelli e Chanel, soffermandosi in particolare sulla collaborazione con le due case di moda, di cui riuscì a cogliere le anime contrastanti: da un lato l’audacia artistica e sperimentale di Schiaparelli, dall’altro la modernità sobria e rivoluzionaria di Chanel.
Il corpo maschile, soggetto interpretato spesso attraverso un’illuminazione a luce diffusa e una cura esasperata della composizione, che facevano sembrare gli scatti in studio realizzati en plen air, è anche il titolo della sezione che segna il passaggio di testimone a Vogue tra lui e Horst, quando Hoyningen-Huene nel 1936 si trasferisce a New York a capo della redazione di Harper’s Bazaar. Dieci anni dopo, nel 1946, è a Hollywood, dove raggiunge gli amici Man Ray e Max Ernst e si afferma come ritrattista dei divi.
Ingrid Bergman, Charlie Chaplin, Greta Garbo, Ava Gardner, Katharine Hepburn sono solo alcune delle star che Huene ha immortalato e che in mostra sono raccolte nell’ultima sezione Hollywood, paradiso del cinema dove l’artista collaborò anche con George Cukor al suo primo film in Technicolor: A Star is Born (1954), con Judy Garland.