Lorenzo Lotto, Madonna Annunciata
1526 circa, olio su tavola
©Palazzo Pianetti, Jesi
Dal 01 Dicembre 2023 al 07 Aprile 2024 Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia ospita la mostra "LORENZO LOTTO. Incontri immaginati".
Il nuovo progetto di Fondazione Brescia Musei, rappresenta il culmine dell’offerta culturale che Brescia Musei ha organizzato nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura e coinvolge i visitatori, anche grazie a una serie di iniziative didattiche, dal periodo natalizio alla primavera.
Il protagonista è dunque Lotto (1480 – 1556/1557) e gli incontri sono quelli con i maestri, pressoché coetanei, del Cinquecento bresciano quali Savoldo (1480 circa – post 1548), Romanino (1484 circa – 1566) e Moretto (1492-1495 circa – 1554). Il percorso, all’interno delle sale della Pinacoteca, si crea grazie a cinque opere del genio del Cinquecento veneziano, quattro provenienti da prestiti e una presente nella Collezione Tosio.
La luce, i gesti, l’espressività, il colore, i temi, alcune soluzioni stilistiche, certamente la vicinanza cronologica e la frequentazione in terre dominate da Venezia sono solo alcune delle caratteristiche proprie degli artisti che questa mostra fa incontrare: Lotto e Savoldo, Lotto e Moretto, Lotto e Romanino.
È del 1528 la lettera di Lotto a Moretto per chiedere aiuto nell’impresa dei cartoni per il coro della cattedrale di Bergamo: dal documento si evince che tra i due esisteva un consolidato rapporto di stima e, si direbbe, di amicizia, che risaliva probabilmente a qualche anno prima.
Non vi sono ulteriori attestazioni di contatti diretti fra Lotto e i maestri bresciani, anche se ovviamente la loro presenza in contemporanea in diverse città dei domini veneziani di terraferma – nonché, almeno per Savoldo, in laguna – abbozza i tracciati di incontri, appunto “immaginati”, e di una conoscenza reciproca, se non personale, certo mediata dalle opere d’arte di destinazione pubblica, a cominciare dalle pale d’altare.
Questo progetto vuole essere un suggerimento di meraviglie, di incontri prima di tutto intorno alla sensibilità che forse è il trait d’union per leggere l’opera di Lotto insieme a quella di Savoldo, Moretto e Romanino: modi di fare pittura che hanno trovato nella rappresentazione delle figure, personalissime e sempre umanissime trasposizioni.